Jack

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Paralisi e incontinenza del cane dopo l’intervento di ernia. L’importanza di saper gestire il paziente neurologico veterinario per una guarigione più veloce.

Jack è un Jack Russel di 6 anni che vive a Pinezza, in provincia di Torino, con una coppia di persone anziane che gli sono molto affezionate ma che hanno riscontrato qualche difficoltà quando Jack, a causa di un’ernia discale a livello L2 L3 è diventato un paziente neurologico, con paralisi degli arti posteriori e incontinenza.

LA DIAGNOSI DEL VETERINARIO

Dopo una diagnosi di ernia del disco del cane, Jack è stato operato. Tuttavia, l’intervento chirurgico non è risultato immediatamente risolutivo. Jack, infatti, non riusciva a camminare: a causa di una paralisi degli arti posteriori, poteva solamente strisciare. Un problema di controllo dell’urina, poi, aveva creato un’incontinenza del cane difficile da gestire per i proprietari.

Di fonte a queste situazioni, caratterizzate da paralisi degli arti posteriori e incontinenza del cane, spesso i veterinari non preparano i proprietari alla corretta gestione del paziente neurologico.

Questo, come nel caso di Jack, provoca un peggioramento delle condizioni cliniche del cane.

L’OBIETTIVO DEL CLIENTE

I proprietari di Jack, ovviamente, desideravano vedere il loro cane nuovamente in piedi e in forma. Tuttavia, a causa della mancata preparazione alle condizioni del paziente neurologico veterinario, la casa non era pronta ad accogliere in modo adeguato Jack per un recupero veloce.

LA TERAPIA PERSONALIZZATA

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Per affrontare la condizione clinica di Jack, caratterizzata da paralisi e incontinenza del cane, abbiamo prima di tutto optato per il ricovero del paziente neurologico veterinario. Presso il centro di fisioterapia veterinaria SBA, infatti, Jack avrebbe potuto migliorare velocemente con un programma personalizzato e allo stesso tempo avrebbe evitato quelle problematiche ambientali riscontrare a casa e che gli impedivano di guarire:

  • una cuccia non adeguata al paziente neurologico
  • un pavimento sul quale tendeva a scivolare e farsi male
  • assenza di ausili per la deambulazione e quindi niente passeggiate: una condizione che riduce progressivamente la tonicità e il trofismo dei muscoli

IL RICOVERO

Con il ricovero presso il centro di fisioterapia veterinaria, abbiamo subito superato le carenze gestionali del paziente neurologico riscontrate a casa. Inoltre abbiamo cominciato con un programma di riabilitazione veterinaria specifico per la colonna vertebrale per:

  1. Decontratturare: con Elettrostimolazione TENS, laser LLLT e Ultrasuoni abbiamo realizzato il primo obiettivo. Ovvero eliminare le contratture dei muscoli paravertebrali tipici della condizione di Jack.
  2. Ritornare a camminare: con la riabilitazione motoria classica per il paziente neurologico veterinario, caratterizzata da Ginnastica propriocettiva, Ginnastica posturale ed esercizi in Tapis rounlant in acqua per cani, abbiamo rimesso in piedi Jack.


Dopo 2 settimane di ricovero, Jack camminava di nuovo!

IL NOSTRO SUCCESSO

Con Jack abbiamo affrontato un classico caso di paziente neurologico veterinario. Queste condizioni cliniche hanno bisogno di notevoli attenzioni, nella gestione domestica del cane, nelle prime settimane dopo l’intervento.

Spesso, tuttavia, i veterinari non preparano adeguatamente i proprietari. Altre volte, i proprietari non hanno modo di occuparsi di tutti gli aspetti della gestione del cane, per la mancanza di tempo o l’età avanzata. In questi casi, la soluzione ottimale è il ricovero presso la struttura di fisioterapia veterinaria. Qui, il paziente neurologico viene gestito in modo corretto affinché le condizioni ambientali non disfino i progressi fatti in terapia.

È così che con Jack abbiamo ottenuto risultati straordinari in sole 2 settimane, superando sia la paralisi che l’incontinenza del cane. Dopo la fase più critica, Jack è tornato felicemente a casa dai suoi proprietari e ha proseguito la fisioterapia con sedute a domicilio comodamente nella sua casa di Pinezza, in provincia di Torino.

Qualche incidente domestico, poi, ci ha costretto a lavorare di più. Ma oggi Jack ha solo una lievissima zoppia che va scomparendo con Ultrasuoni, Mesoterapia con collagene e l’assunzione di condroprotettori per cani.

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