Zoppia del cane: la guarigione di Mike

Mike

Fisioterapia, riabilitazione, fitoterapia e modificazioni ambientali per un recupero completo dalla zoppia del cane agli arti anteriori.

LA DIAGNOSI DEL VETERINARIO

Mike è un giovane Pitbull di 3 anni che vive a Solbiona Olate, in provincia di Varese. Già all’età di 1 anno e mezzo, il cane manifestava una zoppia della zampa anteriore sinistra. La diagnosi del primo veterinario indicava un’artrosi del gomito, mentre grazie al consulto con un altro ortopedico è stata diagnosticata una mineralizzazione del tendine del muscolo sovra-spinato e un flap cartilagineo dell’articolazione scapolo-omerale sinistra, subito rimosso chirurgicamente. Tuttavia, senza un adeguato piano di fisioterapia animale, l’intervento chirurgico non è stato risolutivo della zoppia del cane.

LA NOSTRA VALUTAZIONE FUNZIONALE

Quando Mike, con i suoi proprietari, è arrivato nella sede di Novara di SBA – Salute e Benessere Animale, manifestava non più solo una zoppia della zampa anteriore sinistra, ma una zoppia del cane bilaterale. Non è raro, infatti, che in un cane che zoppica da un arto per lungo tempo, si determini una compensazione che peggiora il quadro clinico e la condizione motoria complessiva. Questo era proprio il caso di Mike, che presentava, oltre alla mineralizzazione del tendine del muscolo sovra-spinato e ad un quadro infiammatorio dell’arto sinistro, anche diverse contratture dei muscoli della scapola e del bicipite brachiale destro.

L’OBIETTIVO DEL CLIENTE

Quando sono arrivati da SBA – Salute e Benessere Animale, dopo aver visto il proprio cane zoppicare per oltre 1 anno e mezzo, i proprietari di Mike desideravano fortemente rivedere il loro cucciolone camminare e correre felice come prima. Mike soffriva oramai di dolori cronici all’arto sinistro ed era, quindi, insofferente a qualunque manipolazione e stimolazione.

Era necessario cominciare un percorso di fisioterapia che gli consentisse, prima di tutto, di eliminare il dolore e predisporsi al meglio alle manipolazioni e ai movimenti previsti dal protocollo riabilitativo veterinario.

cane che zoppica: la guarigion di Mike

LA TERAPIA

Da Salute e Benessere Animale abbiamo realizzato un programma terapeutico di riabilitazione veterinaria per Mike, capace di risolvere la zoppia del cane completamente, recuperando mobilità ad entrambi gli arti.

1) Fisioterapia. Ultrasuoni, Laserterapia, Mesoterapia ed Elettrostimolazione Antalgica: ogni trattamento terapeutico è stato differenziato sui due arti anteriori che presentavano problematiche diverse.

  • A sinistra: gli obiettivi erano eliminare l’infiammazione (e quindi il dolore percepito da Mike) e ridurre al minimo gli effetti conseguenti alla mineralizzazione tendinea
  • A destra: bastava risolvere le contratture determinate da una zoppia che si era protratta troppo allungo.

 

2) Training. Con un addestramento di 3 settimane abbiamo preparato Mike alla fase di riabilitazione veterinaria in acqua con l’Underwater Treadmil, per superare 2 problematiche:

  • il quadro di sofferenza cronica lo rendeva restio a manipolazioni e movimenti
  • i Pitbull, in vasca, tendono a saltare e il comportamento di Mike non faceva eccezione!

3) Riabilitazione. Dopo 1 mese di fisioterapia, abbiamo cominciato la riabilitazione veterinaria con il tapis roulant in acqua che consente una dolce rieducazione al movimento, riducendo il carico del peso del corpo sulle articolazioni.

IL NOSTRO SUCCESSO

Da Salute e Benessere Animale, abbiamo una casistica rilevante per la riabilitazione veterinaria nei casi di zoppia del cane come quella di Mike. Il quadro cronico di questo cucciolone sofferente da molto tempo, ci ha impegnato 2 mesi e mezzo per vedere i primi progressi, ma poi, Mike è migliorato velocemente. A partire dal terzo mese di terapie, la zoppia del cane era completamente risolta, sia al passo che al trotto.

Zoppia del cane e mesoterapia

Il totale recupero di Mike da SBA è stato ottenuto abbinando, ad un efficace piano di fisioterapia e riabilitazione veterinaria:

  • Modificazioni ambientali: riposo, un programma di uscite al guinzaglio frequenti e brevi con il proprietario, sostituzione del classico collare con una pettorina, per distribuire le forze di trazione sul torace e l’introduzione di una longhina per educare il cane a non tirare il guinzaglio durante le passeggiate
  • Fitoterapia: regolare assunzione di un fitoterapico antinfiammatorio e condroprotettore 100% naturale e senza il pericolo di effetti collaterali.

Dopo 3 mesi di terapie Mike è tornato ad una vita normale: la zoppia del cane è solo un ricordo, sia per lui che per i proprietari che, visti gli ottimi risultati ottenuti con la riabilitazione veterinaria, portano ancora Mike da SBA per un allenamento con tapis roulant inclinato per il recupero della normale massa muscolare.

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riabilitazione cani post-operatoria con laser

Nero

Tornare a camminare dopo un grave incidente stradale grazie ad un programma di riabilitazione del cane

LA DIAGNOSI DEL VETERINARIO

Nero è un giovane meticcio di 4 anni che vive a Briona, in provincia di Novara. A causa di un incidente stradale, ha riportato la lussazione delle vertebre lombari, L3 e L4, per cui si è dovuto sottoporre ad un delicato intervento di stabilizzazione della colonna vertebrale. Secondo il neurologo veterinario, per Nero, le chance di tornare a camminare dopo l’intervento, anche con un accurato programma di riabilitazione veterinaria, erano minime.

L’OBIETTIVO DEL CLIENTE

Quando è arrivato da SBA – Salute e Benessere Animale, i proprietari di Nero desideravano rivedere il loro cane camminare nuovamente. Anche se con poche speranze, hanno voluto tentare la strada della fisioterapia veterinaria e della riabilitazione del cane.

LA NOSTRA VALUTAZIONE FUNZIONALE

Quando Nero è arrivato da Briona nella sede di Novara di SBA – Salute e Benessere Animale, le sue condizioni, seppur gravi, ci hanno fatto ben sperare per un recupero motorio: Nero mostrava sensibilità al dolore profondo e, anche se non riusciva a camminare, riusciva a fare movimenti volontari degli arti posteriori. Abbiamo quindi cominciato un programma di riabilitazione del cane, tra la sede di Novara e quella di Castelletto Ticino di SBA.

LA FISIOTERAPIA PER IL DOLORE

Da Salute e Benessere Animale abbiamo realizzato un programma terapeutico di riabilitazione cani per condizioni post-operatorie della colonna vertebrale come quella di Nero, personalizzabile a seconda delle esigenze specifiche del paziente.

riabilitazione cane post operatoria con elettrostimolazione

Nel caso di Nero, abbiamo lavorato prima di tutto sul:

1. Superamento del dolore post-operatorio. L’intervento chirurgico di stabilizzazione della colonna vertebrale è un’operazione invasiva e dolorosa che generalmente comporta contratture dei muscoli para-vertebrali e infiammazione dei tessuti circostanti. Nero, inoltre, riportava anche una notevole cifosi, ovvero una curvatura dorsale della colonna vertebrale con concavità anteriore, era visibilmente sotto shock e incontinente.

Abbiamo quindi eseguito, nelle prime settimane di cura, terapie indirizzate a rilassare e decontrarre i muscoli del cane:

In questa prima fase, inoltre, abbiamo dovuto educare Nero al contatto, poiché era un cane per nulla abituato alle manipolazioni.

riabilitazione cane posturale con physioball

LA COMPLICANZA

Dopo pochi giorni dall’intervento, Nero manifesta dei sintomi allergici ai farmaci antinfiammatori e antidolorifici prescritti dal neurologo veterinario. Grazie ad una consistente intensificazione delle nostre terapie analgesiche e antinfiammatorie con mezzi fisici, come TENS e Laser, Nero è riuscito a superare serenamente la fase post-operatoria, nonostante la sospensione dei farmaci.

LA RIABILITAZIONE PER TORNARE A CAMMINARE

Dopo qualche settimane di fisioterapia veterinaria, la visita del neurologo veterinario conferma un netto miglioramento della condizione di Nero. Era arrivato il momento di focalizzarci completamente sul

2. Recupero motorio. Nonostante una curvatura fisiologica della colonna vertebrale, dovuta alla lussazione e all’intervento, Nero aveva le carte in regola per tornare a camminare ed essere completamente autonomo. Quindi abbiamo inserito altri trattamenti nel programma terapeutico.

Questi trattamenti erano indirizzati a mantenere una corretta stazione quadrupedale e il passo.

IL NOSTRO SUCCESSO

Da Salute e Benessere Animale, abbiamo una casistica rilevante di riabilitazione cani nei casi di delicate condizioni post-operatorie come quella di Nero.

Nero ha registrato un recupero totale:

  • in poco più di 2 mesi
  • nonostante la sospensione dei farmaci
  • nonostante la previsione infausta del neurologo
  • anche se era un cane poco abituato alle manipolazioni

Nero è tornato alla sua vita di sempre nella cascina di Briona: presenta ancora una curvatura della colonna, dovuta all’intervento di stabilizzazione, ma il risultato straordinario è vederlo camminare di nuovo, essere completamente autonomo e anche aver risolto i problemi di incontinenza.

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Aki

Tornare a correre dopo la lussazione dell’anca del cane e l’intervento

LA DIAGNOSI DEL VETERINARIO

Aki è un giovane meticcio di 1 anno che vive a Torino. A causa di un incidente stradale, ha riportato una lussazione dell’anca. Dopo l’intervento chirurgico per la riduzione della lussazione dell’anca e l’ostectomia della testa del femore, nonostante un buon lavoro dei proprietari per la mobilizzazione precoce del capo articolare, il cane manifestava un deficit propriocettivo molto marcato, per cui Aki poggiava a terra la zampa posteriore sinistra ma mai nel modo corretto, pregiudicando completamente l’andatura.

Nuovamente visitato da un neurologo veterinario e da un fisioterapista veterinario di Torino, entrambi avevano prospettato l’amputazione della zampa: l’ipotesi era che l’intervento chirurgico avesse lesionato la radice comune del nervo femorale e sciatico. La diagnosi, però, non ha convinto né il proprietario né il chirurgo che lo aveva operato. Così Aki è arrivato da SBA…

L’OBIETTIVO DEL CLIENTE

Quando è arrivato da SBA – Salute e Benessere Animale, il proprietario di Aki, su sollecitazione del chirurgo veterinario, voleva un secondo pare professionale sulle condizioni del suo cane.

La speranza era che non ci fosse bisogno dell’amputazione della zampa, dopo l’intervento per la lussazione dell’anca, e che Aki potesse ritornare a camminare con un programma di riabilitazione animale che abbinasse riabilitazione motoria e riabilitazione neurologica.

LA NOSTRA VALUTAZIONE FUNZIONALE

Quando Aki è arrivato nella sede di Torino di SBA – Salute e Benessere Animale, il suo problema motorio persisteva. Abbiamo quindi fatto una valutazione fisioterapica (ortopedica e neurologica), evidenziando che Aki soffriva certamente un’atrofia muscolare della gamba sinistra, una lassità degli estensori della zampa posteriore sinistra e una diminuzione della sensibilità, tuttavia il paziente mostrava ottimi riflessi: la funzionalità era compromessa, ma non assente!

Con un adeguato piano di riabilitazione veterinaria Aki sarebbe tornato a camminare correttamente. L’ipotesi dell’amputazione della zampa sarebbe stata solo un brutto ricordo!

Lussazione anca cane: fisioterapia veterinaria

LA TERAPIA

Da Salute e Benessere Animale abbiamo realizzato un programma terapeutico di riabilitazione neurologica e riabilitazione ortopedica per Aki per il completo recupero delle problematiche emerse dopo l’intervento di ostectomia della testa del femore a seguito della lussazione dell’anca del cane. Abbiamo eseguito trattamenti di fisioterapia veterinaria nella sede di Torino – Elettrostimolazione Muscolare per il recupero della massa muscolare, Elettrostimolazione Antalgica per la riduzione del dolore, Ultrasuoni per la mobilità articolare, Laserterapia per un effetto analgesico e rigenerativo – e il programma di riabilitazione neurologica e ortopedica con Ginnastica Propriocettiva passiva, attiva e con attrezzi, sia in sede che a domicilio.

Per Aki abbiamo anche realizzato un tutore morbido per la propriocezione, capace di accompagnare il movimento della zampa.

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IL NOSTRO SUCCESSO

Da Salute e Benessere Animale, abbiamo una casistica rilevante per la riabilitazione motoria e neurologica nei casi di esiti post operatori con ridotta mobilità e deficit propriocettivi. Aki è un chiaro esempio di come, dopo un intervento delicato come la riduzione della lussazione dell’anca e l’ostectomia della testa del femore, il paziente possa tornare a camminare correttamente con un adeguato programma terapeutico.

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Il successo del caso di Aki sta in un recupero completo della mobilità della zampa posteriore sinistra che, invece di subire un’amputazione, oggi è sana.

Nonostante Aki, complice la sua giovane età, abbia distrutto il tutore e si strappato spesso un’unghia, allungando i tempi di recupero, abbiamo lavorato sodo, abbinando fisioterapia veterinaria, riabilitazione neurologica ed esercizi a casa assegnati al proprietario, per un recupero in tempi brevi:

  • 1 mese per appoggiare la zampa
  • 2 mesi per recuperare buona parte della massa muscolare
  • 5 mesi per un recupero totale delle strutture teno-muscolari
  • 6 mesi per un totale recupero motorio perfetto

La sua zampa posteriore sinistra purtroppo risulta più corta della destra di ben 1,5 centimetri e ciò gli crea un iperstenzione dell’arto, ma grazie alla riabilitazione abbiamo raggiunto il suo recupero motorio massimo e oggi Aki è un cane felice, tornato ad una vita normale, alle sue passeggiate in maneggio, a correre e a giocare con i cavalli e gli altri cani.

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Ernia del disco bassotto: case study Bruce

Bruce

Ernia del disco del bassotto: tornare a camminare contro tutte le previsioni

LA DIAGNOSI DEL VETERINARIO

Bruce è un cane bassotto di 4 anni e mezzo che vive a Oleggio, in provincia di Novara, arrivato da SBA – Salute e Benessere Animale, presso la sede di Novara, dopo essere stato operato di ernia del disco che aveva interessato 3 spazi intervertebrali a livello toracolombare). Anche se può colpire qualsiasi cane, l’ernia del disco del bassotto è una patologia di razza piuttosto comune: nati per la caccia, i bassotti hanno una colonna vertebrale che risente particolarmente di salti e manovre azzardate, soprattutto quando non praticano attività fisica regolarmente e, come spesso accade, sono in sovrappeso. Nel caso di Bruce, la diagnosi del veterinario era stata infausta: il neurologo non aveva consigliato la valutazione di un fisioterapista veterinario, prescrivendo direttamente l’uso del carrello ortopedico per cani disabili. 

>>ERNIA DEL DISCO E CONDRODISRTROFICI: LA GUIDA PER I PROPRIETARI<<

L’OBIETTIVO DEL CLIENTE

Dopo l’intervento chirurgico, che ha lo scopo di eliminare la compressione che si viene a creare a livello del midollo spinale e che è la causa dei disagi dell’ernia del disco del bassotto e in generale del cane, la proprietaria di Bruce si è rivolta a SBA – Salute e Benessere Animale, sperando che  il suo bassotto, nonostante la diagnosi del veterinario, potesse tornare ad camminare e quindi ad una vita serena e felice, con un programma di riabilitazione del cane.

LA NOSTRA VALUTAZIONE FUNZIONALE

Quando abbiamo visto Bruce per la prima volta, ad 1 sola settimana dall’intervento, mostrava assenza totale di sensibilità al dolore profondo, non riusciva né a stare su quattro zampe né a camminare, ed in più aveva difficoltà ad urinare. Ma non ci siamo arresi: a volte capita, infatti, che la sensibilità al dolore profondo, sia presente ma mascherata (poiché il cane abituandosi a certi stimoli smette di rispondervi) e che ritorni nei primi 3 mesi dall’intervento.

Quando abbiamo sollevato Bruce da terra per la prima volta e ha manifestato un movimento del piede destro posteriore, abbiamo capito non tutto era perduto: quello è stato il punto di partenza per cominciare la terapia.

LA TERAPIA

Da Salute e Benessere Animale abbiamo realizzato un programma terapeutico personalizzato di riabilitazione dopo l’intervento di ernia del disco del bassotto Bruce. Il cane e la sua proprietaria hanno usufruito del Ricovero presso la sede di Castelletto Ticino, dove successivamente ha fatto anche terapie in formula Day Hospital per poi passare alle terapie ambulatoriali nella sede di Novara. In 1 solo mese, grazie ad un programma riabilitativo che ha abbinato Elettrostimolazione TENS, Ginnastica Passiva, Ginnastica attiva e Ginnastica Propriocettiva con attrezzi, Tapis roulant in acqua per cani, Bruce ha registrato un recupero motorio completo.
Ernia del disco del bassotto: riabilitazione del cane

Tuttavia, abbiamo dovuto agire anche e soprattutto sulla componente comportamentale che spesso coinvolge il bassotto con ernia del disco: Bruce si era abituato a non riuscire a camminare, a trascinare le zampe posteriori, e nonostante fosse tornato il movimento di tutti gli arti, se non correttamente stimolato, continuava a trascinarsi. Il fisioterapista veterinario allora, è stato affiancato da un educatore cinofilo, per migliorare le capacità di concentrazione del cane e superare il blocco mentale che gli impediva di camminare.

IL NOSTRO SUCCESSO

Da Salute e Benessere Animale, abbiamo una casistica rilevante per il trattamento dell’ernia del disco del bassotto e abbiamo messo a punto un programma terapeutico efficace, capace di ottenere ottimi risultati in breve tempo.

Nel caso di Bruce, abbiamo ottenuto un recupero motorio veloce e perfetto, con il programma messo a punto per l’ernia del disco del bassotto, ma abbiamo dovuto supportarlo anche dal punto di vista comportamentale. Oggi con Bruce, perfettamente ristabilito nel movimento, facciamo ancora esercizi a casa per l’educazione comportamentale ad una normale camminata.

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Ernia cervicale del Pinscher Beppe

Beppe

Ernia cervicale del Pinscher, guarire in pochi giorni si può!

LA DIAGNOSI DEL VETERINARIO

L’ernia cervicale del Pinscher è una patologia piuttosto comune, a causa della conformazione del collo di questa razza canina, che si presenta lungo ed esile. Nonostante sia piccolo di statura, il Pinscher è generalmente un cane dal carattere molto fiero, energico e vitale, ama giocare, saltare e stare in compagnia dei bambini. Tuttavia, dopo i 5 anni di età, l’abitudine ai salti su letti e divani nell’ambiente domestico può portare i Pinscher all’ernia cervicale, una patologia dalla sintomatologia che spesso spaventa i proprietari. Questo è proprio il caso di Beppe, un Pinscher che vive a Novara, zona Bicocca, a cui il veterinario aveva diagnosticato un’ernia cervicale confermata da risonanza magnetica. Si è provveduto, quindi, alla chirurgia, per decomprimere il midollo sofferente: nel caso di ernie discali cervicali, l’approccio differisce da quello per gli altri tratti della colonna vertebrale perché l’accesso alle vertebre interessate avviene dalla porzione ventrale del collo (ventral slot).

LA NOSTRA VALUTAZIONE FUNZIONALE

Quando l’ernia cervicale del Pinscher si presenta in forma lieve, il cane può esibire una leggera zoppia, mancanza di equilibrio o atassia (assenza di coordinazione dei movimenti muscolari volontari); nei casi più gravi, questa patologia può determinare una tetraparesi (paralisi parziale dei 4 arti) fino ad una tetraplegia (paralisi completa dei 4 arti). Quando è arrivato da SBA, solo 3 giorni dopo l’intervento, Beppe presentava proprio una tetraplegia e una grave contrattura dei muscoli del collo con rigidità e iperestensione degli arti anteriori, tipica conseguenza dell’intervento di decompressione dell’ernia cervicale.

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>>ERNIA CERVICALE DEL PINSCHER: GUIDA PER IL RECUPERO VELOCE<<

L’OBIETTIVO DEL CLIENTE

Come accade per tutte le ernie cervicali del Pinscher in forma grave, anche nel caso di Beppe, la sua proprietaria è arrivata da noi, da Novara Bicocca a Novara Nord, carica di ansie e di paura, spaventata dall’immobilità del suo cane. L’abbiamo quindi tranquillizzata sulla possibilità che Beppe tornasse ad una normale attività motoria molto presto: nonostante la sintomatologia importante, l’ernia cervicale del Pinscher si può risolvere in breve tempo abbinando l’intervento del neurologo veterinario con la riabilitazione del cane da parte del fisioterapista.

LA TERAPIA

Da Salute e Benessere Animale abbiamo realizzato un programma terapeutico personalizzato di riabilitazione del cane dopo l’intervento all’ernia cervicale del Pinscher Beppe, in base alla sua sintomatologia specifica. Abbinando Elettrostimolazione TENS, Ginnastica Propriocettiva passiva e attiva, e Ginnastica Assistita con Attrezzi, il paziente in poche settimane ha ritrovato una normale attività motoria. Dopo 1 sola settimana, grazie alla TENS, abbiamo risolto la contrattura dei muscoli del collo, così Beppe è tornato subito a camminare. Successivamente il piano terapeutico è proseguito con esercizi per migliorare la qualità del movimento e dell’equilibrio.

IL NOSTRO SUCCESSO

Da Salute e Benessere Animale, abbiamo una casistica rilevante per il trattamento dell’ernia cervicale del Pinscher e abbiamo messo a punto un programma terapeutico molto efficace, capace di ottenere risultati straordinari velocemente. Beppe e la sua proprietaria hanno beneficiato di questa esperienza maturata, ritrovando in brevissimo tempo movimento e buon umore.

Già al primo incontro, grazie a speciali sospensori da noi realizzati, la proprietaria di Beppe ha immediatamente tirato un sospiro di sollievo, vedendo subito camminare il suo cane in deambulazione assistita, e poi migliorare nel movimento giorno dopo giorno.

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Infine, le abbiamo affidato un piano di esercizi da fare comodamente a casa con il suo cane, capace di mantenere gli ottimi risultati motori ottenuti con la terapia e di perfezionare la sua andatura anche su terreni molli e superfici disomogenee.

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Ernia del disco cane bassotto: riabilitazione veterinaria

Golia

Una corsa contro il tempo per tornare a camminare dopo l’ernia del disco del cane bassotto

LA DIAGNOSI DEL VETERINARIO

Golia è un bassotto di 10 anni che vive a Borgomanero, in provincia di Novara, arrivato da SBA – Salute e Benessere Animale, presso la sede di Castelletto Ticino dopo essere stato operato, a febbraio, per un ernia del disco vertebrale. L’ernia del disco nel cane è una patologia piuttosto frequente che può colpire qualsiasi cane e a qualsiasi età, tuttavia alcune razze sono più predisposte di altre, come il bassotto. Nel caso di Golia l’ernia del disco vertebrale era aggravata dall’infiltrazione di materiale discale mineralizzato oltre la dura madre. Con l’intervento chirurgico il neurologo è riuscito a rimuovere solo il 50% dei frammenti dal midollo spinale.

LA COMPLICANZA POST-OPERATORIA

Nei primi giorni di ricovero di Golia, compare un’escara, ovvero una porzione di tessuto necrotico, situata sulla gamba sinistra. Questa complicanza, in assenza di una terapia per una guarigione veloce, avrebbe ritardato e compromesso la riabilitazione neuro-muscolare.

L’OBIETTIVO DEL CLIENTE

Dopo l’intervento chirurgico, che ha lo scopo di eliminare la compressione che si viene a creare a livello del midollo spinale e che è la causa dei disagi che l’ernia del disco vertebrale provoca nel cane, la proprietaria di Golia si è rivolta a SBA – Salute e Benessere Animale, per fare in modo che il piccolo paziente tornasse ad un’attività motoria normale e quindi ad una vita serena e felice.

Ma dopo la comparsa dell’escara, è diventato prioritario, prima dei trattamenti di riabilitazione del cane, realizzare un piano terapeutico per la completa e veloce guarigione della lesione necrotica. Più tardi fosse guarito dall’escara, più avanti avremmo cominciato la riabilitazione, meno possibilità avrebbe avuto di tornare a camminare.

LA NOSTRA VALUTAZIONE FUNZIONALE

Quando abbiamo visto Golia per la prima volta mostrava assenza totale di sensibilità al dolore profondo e un deficit del riflesso flessorio e degli altri riflessi spinali. Inoltre, il bassotto era inabile alla stazione quadrupedale e alla deambulazione, quindi non riusciva né a stare su quattro zampe né a camminare.

>>ERNIA E RAZZE CONDRODISTROFICHE: LA GUIDA PER I PROPRIETARI<<

LA TERAPIA

Appena comparsa l’escara, l’abbiamo trattata con laserterapia LLLT, ovvero laser a bassa potenza che non genera calore ma solo biostimolazione.  In 1 solo mese di laser-terapia indolore e non invasiva, l’escara di Golia si è ridotta, fino a guarire completamente, mentre con le terapie classiche avrebbe impiegato almeno 6 mesi, compromettendo la riabilitazione neuro-muscolare. Ogni seduta si articolava in
•    Scrub con fisiologica
•    Laser specifico per questo tipo di lesione
•    Applicazione di clorexidina
•    Applicazione di cicatrizzante naturale


Alla chiusura della lesione, inoltre, con una terapia ad Ultrasuoni, abbiamo ammorbidito  la retrazione cicatriziale per eliminare qualsiasi fastidio al piccolo paziente.

Una volta guarito dall’escara, Golia si è potuto sottoporre ad un programma di riabilitazione del cane personalizzato per recuperare la normale capacità motoria dopo l’intervento all’ernia del disco vertebrale. In meno di 2 mesi, grazie ad un programma riabilitativo che ha abbinato ginnastica propriocettiva con attrezzi ed esercizi in acqua con Tapis Roulant Subacqueo (Underwater Treadmill), a giugno il suo recupero motorio è completo.

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IL NOSTRO SUCCESSO

Grazie ad una veloce guarigione dell’escara e ad un accurato piano riabilitativo, oggi Golia è un cane bassotto che ha finalmente ripreso una vita normale, completamente guarito dalla lesione post-operatoria e ristabilito nella capacità motoria.

Lui e la sua proprietaria ci vengono a trovare ogni settimana per seguire un programma di allenamento che consente a Golia di tenersi sempre in forma e in buona salute!

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Artrosi del gatto anziano e terapie

Amadeus

Ritrovare movimento e buon umore per un gatto anziano con artrosi

LA DIAGNOSI DEL VETERINARIO

Amadeus è un gatto persiano di 13 anni che vive a Paruzzaro in provincia di Novara. Soffre di artrosi, una patologia sempre più comune nei gatti domestici. Nello specifico Amadeus ha una spondilartrosi del gatto, ovvero un’artrosi che interessa le articolazioni della colonna vertebrale. Riferito per un’ischemia midollare non confermata dalla risonanza magnetica, la radiografia ha invece confermato una spondilartrosi e una stenosi lombo-sacrale.

L’OBIETTIVO DEL CLIENTE

La proprietaria di Amadeus l’ha portato nella sede di Castelletto Ticino di Salute e Benessere Animale con l’obiettivo di alleviare il dolore dovuto all’artrosi del gatto in modo efficace e senza gli effetti collaterali delle terapie farmacologiche, e consentire finalmente al suo Amadeus il ritorno ad una vita più serena e normale.

LA TERAPIATerapia per artrosi del gatto anziano

Da Salute e Benessere Animale abbiamo realizzato un programma terapeutico personalizzato per Amadeus, in modo da trattare il dolore dovuto all’artrosi del gatto

Abbiamo quindi abbinato alcune terapie con poteri analgesici – Laser LLT, Mesoterapia con collagene, Elettrostimolazione TENS – a terapie capaci di migliorare la sua mobilità articolare – Ginnastica Propriocettiva, Stimolazione dei Riflessi e Ginnastica Passiva.

IL NOSTRO SUCCESSO

Grazie al piano terapeutico personalizzato, in sole 2 settimane, abbiamo registrato notevoli miglioramenti nella condizione dolorifica di Amadeus.

Artrosi del gatto anziano: feedback per SBA

La terapia del dolore provocato dalla spondilartrosi del gatto ha avuto un effetto positivo sulle sue capacità motorie, sulle sue funzioni fisiologiche e quindi anche sul suo umore.

Il gatto persiano, infatti, ha ripreso a muoversi e camminare normalmente e la proprietaria ci ha riferito che ha registrato miglioramenti anche nelle sue attività in lettiera, che ha nuovamente voglia ed energia per giocare e ha ripreso a salire e scendere le scale.

Oggi, Amadeus è in regime di mantenimento dei risultati ottenuti con la terapia del dolore dovuto all’artrosi del gatto.

La proprietaria lo porta da Salute e Benessere Animale ogni 2 settimane per una terapia di gestione del dolore capace di conservare gli ottimi risultati ottenuti e mantenere il suo persiano sereno e giocherellone come una volta.

Amadeus, inoltre, sembra apprezzare le terapie, durante le quali si rilassa.

ULTIMO AGGIORNAMENTO!

A causa della stenosi lombosacrale, Amadeus ha sofferto un po’ di stitichezza. Dopo aver assunto lassativi senza risultato, ora è tornato nuovamente ad una regolare attività in lettiera grazie a trattamenti di Elettrostimolazione TENS e Laser LLLT.

IL TUO GATTO SOFFRE DI ARTROSI?

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